27.8.09

La nuova regola: vivere con attenzione - Intervista a Marco Morosini

Rendere sostenibi i propri investimenti e le spese è la misura più efficace contro le crisi economiche

Esperimenti all'avanguardia, ma poca capacità di sistema. E l'Italia vista da Marco Morosini, curatore di Futuro sostenibile 2009 (in uscita a dicembre per Feltrinelli), seconda tappa del primo, pionieristico studio condotto da Wolfgang Sachs e dal Wuppertal Institut. I «bilancisti», ovviamente, rientrano nelle avanguardie positive.

E c'è da dire che coni Biland dl giustizia l'Italia, forse per la prima volta, fa scuola: ora, in Austria ci sono i Bilanzen der Gerechtigkelt...

«La peculiarità dei Bilanci di giustizia sta nel prendere alla lettera la parola bilancio: i partecipanti registrano tutte le spese e gli investimenti o comunque le voci più importanti. Inoltre non si limitano a spostare qualche spesa qua e là verso criteri più etici, ma cercano di farlo sistematicamente. Ovviamente, non sempre ci sono alternative alle scelte tradizionali; ma con una ricerca sistematica si scopre che le possibilità sono pi di quelle che si pensa».

Nel nuovo studio del Wuppertal Institut si parla molto del ruolo dei singoli: «vivere con attenzione», dal consumi ai risparmio energetico. Una ricetta anche contro la crisi?

«A lungo termine, rendere sostenibili (equi socialmente e responsabili ecologicamente) i propri investimenti e spese è la misura più efficace per evitare le crisi economiche. Le crisi finanziarie, invece, hanno spesso cause che dipendono dal disordine della regolamentazione del mondo finanziario e imprenditoriale; un disordine determinato da politica e lobby economiche, ben poco da uno stile di vita collettivo. L'Islanda è ai primi posti negli indici internazionali di sviluppo; ciò non ha impedito che una cattiva regolamentazione finanziaria la precipitasse in una delle crisi più gravi della sua storia. A livello di singoli, criteri di spesa più responsabili possono aiutare chi è in difficoltà per la crisi. Le famiglie dei bilanci spendono meno della media. Se alcuni prodotti etici possono costare di più , altri costano meno: un buon riso bio, in sacchi da 5 kg e senza pubblicità, è migliore e costa meno che un riso comprato a mezzi chili e imballato due volte, su cui devono guadagnare diversi intermediari».

Dai dati emerge un divario netto tra crescita economica e soddisfazione per la propria vita.

«Diverse ricerche confermano che da una ventina d'anni nei principali Paesi industriali si lavora più ore, invertendo la direzione del progresso sociale ed economico che per secoli era consistito anche nel ridurre la durata del lavoro umano. Se ai tempi di lavoro formali si aggiungono le ore dedicate ai trasferimenti casa-lavoro e soprattutto alla gestione economica di se stessi, come se ogni persona fosse una piccola azienda, non meraviglia che sempre più persone ritengano peggiorata la loro qualità di vita».

In Germania su questi temi è forte la collaborazione tra cittadini e istituzioni; da noi?

«Le faccio un esempio: tra i Comuni più avanti nella riforma economica verso la sostenibilità ambientale ci sono quelli in cui c'è un efficace ufficio per l'Agenda locale 21 , un organismo previsto nel 1992 dal programma Onu per lo sviluppo sostenibile deciso al vertice di Rio. In altre nazioni migliaia di Comuni hanno efficaci Agende 21 locali; su 8.ooo Comuni italiani, quelle coordinate nell'associazione Agende 21 (www.a2litaly.it) sono solo qualche decina».

Ga.Ja.

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