La Repubblica
Con un dispaccio del 3 ottobre 1955, l'agente Cimelody-3 comunicava di aver ottenuto l'informazione da una sua fonte entrata in contatto con un ex ufficiale delle Ss. Ma nell'immagine allegata, l'uomo indicato come il dittatore ha lo stesso aspetto di sempre. E avrebbe mantenuto anche il nome di battesimo: Adolf Schrittelmayor la sua nuova identità
NEW YORK - In un file desecretato dalla Cia, sino ad oggi custodito dagli Archivi Nazionali Usa, si afferma che Adolf Hitler potrebbe essere sopravvissuto alla Seconda Guerra Mondiale e non morto suicida nel suo bunker il 30 aprile del 1945, mentre Berlino cadeva sotto l'avanzata dell'Armata Rossa.
Nel documento, datato 3 ottobre 1955 e consultabile sul sito internet della Central Intelligence Agency, un agente dal nome in codice Cimelody-3 sostiene di essere stato "contattato il 29 settembre 1955 da un amico fidato" in Colombia, che aveva servito sotto il suo comando in Europa e che "attualmente risiede a Maracaibo". La fonte avrebbe raccontato all'agente Cimelody-3 di "aver saputo da un ex membro delle Ss tedesche, in via confidenziale, che Adolf Hitler" era ancora vivo nel 1955.
La storia, dunque, sarebbe tutta da riscrivere, se non fosse per la "prova" allegata al dispaccio d'intelligence: una foto, datata "Tunga, Colombia, America del Sud, 1954", che ritrae l'ex ufficiale delle Ss, Phillip Citroen, assieme a Hitler in quella che sarebbe la nuova identità assunta da rifugiato in Sudamerica: Adolf Schrittelmayor.
Il punto è che Hitler non avrebbe mantenuto solo il nome di battesimo: nella foto appare esattamente come tutti lo ricordano, espressione, baffi, postura. Nel 1954, mentre il mondo lo credeva morto ma russi e americani continuavano a cercare le prove definitive della sua fine, Hitler si era rifatto una vita in Colombia mantenendo il suo aspetto di sempre in barba a tutti gli identikit redatti dagli esperti delle varie intelligence per delineare come avrebbe potuto trasformarsi. Poco credibile.
I sovietici, in particolare, per anni hanno affermato di essere in possesso di alcuni resti di Hitler, anche se i corpi del dittatore e di Eva Braun erano ufficialmente stati cremati dopo il suicidio. Poi allo scienziato americano Nick Bellantoni della Università del Connecticut fu permesso di esaminare quei resti nel 2009, concludendo che il frammento di un teschio in possesso di Mosca apperteneva a una donna di età compresa tra i 20 e i 40 anni, mentre Hitler aveva 56 anni nel 1945.
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Le immagini che seguono sono tratte dal sito http://www.maxportal.hr/premium-sadrzaj/cia-objavila-tajni-dokument-adolf-hitler-je-prezivio-drugi-svjetski-rat/