26.1.07

Il 'surfing' governato da leggi matematiche

Due ricercatori italiani scoprono un modello matematico nuovo

Due sono i parametri che regolano la navigazione: l'effetto memoria, cioe' il fatto che l'utente tende a guardare solo cose recenti, e l'attitudine degli internauti a usare per i tag parole gia' viste da altri utenti

Due studiosi italiani, dell'universita' La Sapienza di Roma Vittorio Loreto e Ciro Cattuto, si sono concentrati sul fenomeno del ''tagging'', cioe' sulla messa in comune da parte di grandi quantita' di internauti di informazioni su uno stesso tema, e hanno scoperto che si puo' descrivere il modo con cui le comunita' agiscono sulla base di due leggi molto semplici.

Ne e' venuto fuori un modello matematico che descrive il fenomeno che non sarebbe dettato dal caso. L'interazione tra milioni di persone che non si conoscono consente dinamiche complesse simili a quelli descritti dalle leggi della termodinamica, in cui non serve sapere la posizione di ogni singola particella ma bastano alcuni paramentri per descrivere il sistema.

Il programma scelto dai ricercatori e' quello fornito dal programma del.icio.us, ideato da un diciannovenne americano, che permette il cosiddetto ''tagging collaborativo''. Chiunque puo' collegarsi e associare ai contenuti del sito (foto, bookmark o musica), un ''tag'', cioe' un'informazione necessaria alla catalogazione. Del.icio.us è un software per social bookmark. Ti permette di aggiungere facilmente i siti che ti piaccioni nella tua collezione personale di link. Puoi organizzare i link utilizzando delle parole chiave (dette tag), e condividere la tua collezione non solo tra te ed il tuo browser ma anche con altri utenti.

Internet di per se' e' una struttura di pagine disorganizzate, caotiche dove diventa sempre piu' difficile navigare. A questo punto o si ripensa Internet oppure si organizzano dei percorsi preferenziali attrezzando sistemi di ricerca in grado di 'customizzare' al rete su misura di utente.

Alla fine navigare in rete non e' alro che esplorare una lista di link prestabiliti. Tutti i link organizzati secondo criteri di contenuto rappresentano un cospicuo capitale, una risorsa cui far riferimento. In effetti iscriversi alle banche dati di link gia' raggruppati e' un modo rapido di navigare conoscendo gia' la rotta tracciata da altri internauti.

Le leggi trovate dai ricercatori romani, che lavorano con il finanziamento di un progetto europeo in collaborazione con la Sony e alcune universita' europee: i parametri sono due, ma danno gia' risultati soddisfacenti: c'e' il cosiddetto effetto memoria, cioe' il fatto che l'utente tende a guardare solo cose recenti, e l'attitudine degli internauti a usare per i tag parole gia' viste da altri utenti.

Combinando queste due leggi e' venuto fuori un modello matematico che descrive con una buona approssimazione i comportamenti. Le applicazioni di questo lavoro sono sia pratiche che 'accademiche'. Ovviamente quando si individua bene come gli utenti usano un sito puoi modificarlo per andare incontro alle loro esigenze o prevenirle, e questo puo' valere per tutti i siti di tagging. Inoltre questo studio ha delle applicazioni nel campo delle scienze sociali perche' permette di sapere quali parole vengono associate a determinati contenuti.

Rai-news

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