Ok dell'Unione europea ad acquisti via sms e shopping con i lettori. Al via dal 2010
di ALESSANDRO LONGO
Usare il cellulare per pagare il caffé al bar, il giornale in edicola o la spesa al supermercato: dopo anni di promesse rinviate, numerosi operatori stanno per partire con questi servizi. "Sarà il 2010 l'anno del boom per i pagamenti mobili, perché solo a novembre è stata recepita la direttiva europea Payment Service, che li abilita. Adesso gli operatori stanno ultimando la fase di rodaggio", dice Carlo Maria Medaglia, direttore di RfidLab presso la Sapienza di Roma (un laboratorio che studia queste tecnologie). La direttiva ha innalzato a 150 euro (da 15 euro) il limite per i pagamenti mobili e ha permesso di lanciarli anche a operatori diversi dalle banche.
Succederà quindi che "nell'immediato si diffonderanno i sistemi per gestire il conto corrente via cellulare. Nel corso del 2010 diventerà comune pagare biglietti di mezzi pubblici con il telefonino. Per ultimi, partiranno i servizi per acquistare prodotti nei negozi", continua.
Il primo tipo di servizi già c'è ma è piuttosto circoscritto. Poste Mobile (l'operatore di Poste Italiane) permette di pagare bollette e di fare transazioni bancarie, tramite cellulare, ai correntisti Bancoposta. Finora ha gestito operazioni per 50 milioni di euro, in un anno e mezzo. I cellulari con sim dell'operatore mobile Noverca danno accesso invece a conti correnti Intesa Sanpaolo.
Poste ha un piano agguerrito per potenziare l'offerta: da fine novembre consente agli utenti di inviarsi denaro via cellulare (è utile soprattutto agli immigrati); CartaSì lancerà un servizio analogo a gennaio. Poste da qualche giorno permette di pagare anche i parcheggi, via cellulare. È possibile farlo anche con altri operatori (via sms), se ci si iscrive al servizio di Telepark. it, attivo in una 30ina di città italiane. CartaSì consente di pagare via sms vari prodotti (con addebito su carta di credito); modalità accettata anche da Sky (per i film Prima Fila) e da alcuni cinema. Telecom lancerà nel 2010 speciali sim card per pagare via sms numerosi beni e servizi, tramite un accordo con Movincom (consorzio di esercenti e gestori, tra cui Trenitalia, società di parcheggi, biglietterie).
La frontiera più evoluta è però un'altra: sono i cosiddetti pagamenti di prossimità. Cioè si avvicina il cellulare a uno speciale lettore Pos per pagare: in un negozio, bar o prima di entrare in un mezzo pubblico, per esempio. L'addebito è su carta di credito o sul conto telefonico. Sono servizi molto diffusi in Giappone e ora si affacciano anche da noi. Telecom permette di pagare così i biglietti dei trasporti pubblici milanesi (in via sperimentale). Servono cellulari speciali, come il Nokia 6126
"Vari attori sperimentano il servizio anche per i trasporti pubblici di Roma, Venezia, Firenze e partiranno nel 2010", dice Medaglia. È nei piani di Poste per il 2010. Il passo successivo sarà introdurre questi speciali Pos nei negozi: Telecom, Wind, Vodafone e Poste dicono di lavorare ad accordi con gli esercenti. "Noi abbiamo già lanciato il servizio su un centinaio di negozi a Pesaro, tramite sticker che abilitano ai pagamenti qualsiasi cellulare", dice Giorgio Porazzi, responsabile innovazione servizi CartaSì. Un'altra sperimentazione è del Credito Valtellinese, Visa e Keyclient, su 200 negozi della provincia di Sondrio.
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