Condannato a 11 anni l'uomo forte del primo governo di sinistra della storia in Brasile
(Corriere)
RIO
DE JANEIRO - E' stato l'uomo forte del primo governo di sinistra della
storia in Brasile, il braccio destro di Lula, il compagno di una vita
dell'ex operaio poi diventato un leader mondiale. José Dirceu, 66 anni,
primo ministro tra il 2003 e il 2005, è stato condannato lunedì a quasi
11 anni di prigione per lo scandalo di compravendita di voti
parlamentari che quasi travolse Lula. La condanna è assai dura e
probabilmente Dirceu trascorrerà almeno una parte della pena in un
carcere comune, a partire dal prossimo anno. Sentenza esemplare, e non
solo per un Paese sudamericano a lungo considerato sinonimo di impunità
nella politica.
L'OPPOSITORE - Dirceu è stato un giovane oppositore negli anni della dittatura militare, militanza pagata con il carcere e l'esilio.
Ha fondato poi il Pt (Partito dei Lavoratori) insieme a Lula. Ma la
Corte Suprema brasiliana non ha avuto riguardi: la sentenza parla di
corruzione attiva e associazione a delinquere, e senza attenuanti per
evitare il carcere. La vicenda risale agli anni del primo governo Lula,
quando Dirceu era il ministro della Casa Civil, coordinatore
dell'esecutivo, il “capitano della mia squadra”, lo definiva il
presidente. Poiché il partito di Lula non aveva la maggioranza in
Parlamento, a Dirceu spettava il compito di tenere i rapporti con i
riottosi parlamentari della maggioranza per far approvare leggi e
decreti.
IL DENARO - Anche con modi spiccioli, come foraggiarli di denaro per uso personale e per le rispettive campagne elettorali.
Lo scandalo esplose all'epoca, e si venne a sapere che il Pt aveva
messo in piedi un colossale riciclo di denaro che proveniva da banche e
imprese pubbliche verso i parlamentari “amici”. Lo scandalo venne
denominato “mensalão” perchè ai deputati veniva corrisposto un “regalo”
mensile, e Lula riuscì a non esserne coinvolto solo perché tutti i
coinvolti dichiararono che non ne sapeva nulla. La sentenza è giunta
soltanto oggi per le lungaggini del sistema giudiziario brasiliano.
LA CONDANNA - Dure condanne, oltre per Dirceu, sono arrivate per José Genoino, all'epoca segretario del Pt e
per il tesoriere Delubio Soares. José Dirceu, considerato una delle
mente politiche più raffinate del Brasile, fu leader studentesco negli
anni Sessanta ed entrò in clandestinità con la repressione militare.
Arrestato, venne rilasciato quando i militari cedettero allo scambio
chiesto da guerriglieri che avevano sequestrato l'ambasciatore Usa
Charles Elbrick. Dirceu fu tra i 15 prigionieri politici rilasciati e si
trasferì a Cuba. Dall'isola, tornò clandestinamente in Brasile dopo una
plastica facciale, e visse con nome falso fino alla fine degli anni
Settanta, quando giunse l'amnistia politica. Persino la moglie ignorava
la sua vera identità. Poi la fondazione del Pt e la lunga marcia per
portare Lula alla presidenza della Repubblica, avvenuta nel 2002 dopo
tre tentativi. Vittima infine della sua stessa spregiudicatezza e
dell'enorme potere che si ritrovò tra le mani dopo una vita passata ad
inseguirlo con ogni mezzo.
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