29.11.19

Juventus, il triste addio di Eni Aluko: "Stanca di essere trattata come una ladra"

L'attaccante lascia e accusa: "Contro la Fiorentina la mia ultima gara in bianconero. Orgogliosa di aver vinto tanto, ma l'Italia è un paio di decenni indietro sul tema dell'integrazione"

(La Repubblica)

"Basta essere trattata come una ladra". E' un triste addio quello di Eniola Aluko, che lascia la Juventus. Lo annuncia lei stessa scrivendo una lettera al Guardian. Una sola stagione e mezzo in cui la calciatrice nigeriana naturalizzata britannica, ha conquistato il tricolore, la Coppa Italia e la Supercoppa nazionale.
"Italia anni indietro sul tema integrazione"
"Questo fine settimana voglio giocare la mia ultima partita per la Juventus, portando a termine un anno e mezzo di grandi successi e tanto apprendimento - ha detto la Aluko -. Quando sono arrivata nell'estate del 2018, sono stata conquistata da un grande club e da un grande progetto. Sul campo abbiamo vinto tanto: un titolo di campionato, la coppa nazionale e la Supercoppa". Diverso il discorso fuori dal campo: "A volte Torino sembra un paio di decenni indietro sul tema integrazione. Sono stanca di entrare nei negozi e avere la sensazione che il titolare si aspetti che io rubi qualcosa", ha accusato la Aluko. "Tante volte arrivi all'aeroporto - ha detto ancora - e i cani antidroga ti fiutano come se fossi Pablo Escobar..." L'attaccante nigeriana ha precisato però "di non avere avuto episodi di razzismo dai tifosi della Juventus né tanto meno nel campionato di calcio femminile, ma il tema in Italia e nel calcio italiano c'è ed è la risposta a questo che veramente mi preoccupa, dai presidenti ai tifosi del calcio maschile che lo vedono come parte della cultura del tifo".
"Sono orgogliosa"
"Ripensando ai miei successi con questa squadra, che includeva il completamento della scorsa stagione come capocannoniere, sono orgogliosa. Quando sono arrivata, non sapevo se potevo adattarmi allo stile di gioco, alla cultura, alla lingua e alla città di Torino. Sapevo che avrei giocato, ma non sapevo dove, o quanto bene. In una squadra costruita attorno a un nucleo di nove nazionali italiane, sono riuscita a integrarmi perfettamente. Non credo sia una cosa facile da fare per un attaccante internazionale. Quindi lasciare dopo soli 18 mesi non è stata una decisione facile. Mi rendo conto che la mia attenzione deve essere rivolta ai prossimi 3-5 anni della mia carriera piuttosto che ai prossimi mesi, ma riflette anche il fatto che ho trovato gli ultimi sei mesi molto difficili". "La mia ultima partita è contro la Fiorentina, seconda classificata della scorsa stagione. È un match importante nella corsa al titolo contro una diretta concorrente. Non vedo l'ora di salutare i tifosi della Juventus che mi hanno mostrato rispetto e sostegno. Domenica torno a casa", ha aggiunto l'attaccante.
"Entusiasta di cosa mi riserverà il futuro"
"Tra oggi e Natale lavorerò per Amazon seguendo le partite della Premier League, della WSL e facendo altre cose eccitanti come finire il mio libro. Molte persone vedono la fine dell'anno come un momento di riflessione e quindi per fare piani e fissare obiettivi per il futuro, e sicuramente lo farò anche io. Dopo 18 mesi il capitolo si sta chiudendo, in una lunga carriera. Tornerò a casa, dove tutto è iniziato, e ancora una volta sono entusiasta di ciò che il futuro ha in serbo", ha concluso la Aluko.

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