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20.10.15

Ma la Commissione non concederà più flessibilità all’Italia - Europa. Renzi dovrà tagliare 27 miliardi

Il «Fiscal Compact» è dietro l’angolo, un gigante difficilmente aggirabile

di Andrea Del Monaco [esperto di norme e fondi europei] (Il Manifesto)

Merkel e Juncker imporranno a Matteo Renzi tagli per 27 miliardi. Le misure in Legge di Stabilità non si possono finanziare a debito: nel 2016 il Fiscal Compact impone un rapporto Deficit/ Pil dell’1,4%. Renzi vuole sforare quasi dell’1%: vediamo perché è impossibile.
Il commissario Katainen ha già bocciato lo sforamento dello 0,2% per la gestione degli immigrati.
Mentre anche l’altra richiesta italiana, sforare dello 0,3% (5 miliardi di cofinanziamento italiano ai programmi Ue) per la clausola investimenti è poco credibile: infatti quei 5 miliardi potrebbero essere esclusi dal computo del deficit se nel 2016 spendessimo 10 miliardi di programmi cofinanziati dai fondi UE. Poiché al 31 maggio 2015 abbiamo ancora 15 miliardi da spendere dei vecchi programmi 2007–2013 è risibile che l’Italia faccia tale richiesta.
Infine, Padoan vuole sforare un altro 0,4% di Pil (6,4 miliardi) per le presunte «riforme strutturali»; ma il governo Renzi, avendo già invocato tale clausola riforme per il 2015 non può invocarla una seconda volta. Il taglio strutturale delle tasse, in quanto strutturale, non può essere coperto dalla clausola riforme che è una tantum, infatti il commissario europeo Moscovici (a Lucia Annunziata nella trasmissione in 1/2 Ora su Rai 3) ha ricordato che «se il Governo italiano decide riduzioni fiscali» deve fare tagli corrispondenti nel bilancio dello stato. Altrimenti Renzi metterà nuove tasse per sostituire le imposte che vuole abolire.
Partiamo dalla Tasi: il suo gettito nel 2014 è stato di 4,6 miliardi. Come Berlusconi, Renzi prospetta ai contribuenti un risparmio immediato.
Secondo il Servizio Politiche Territoriali della Uil, in valori assoluti il risparmio maggiore sarebbe a Torino, mediamente 403 euro a famiglia; a Roma 391 euro; a Napoli 318 euro e a Milano 300 euro. Ma se Renzi tagliasse la Tasi, quanto dovrebbe versare nelle casse dei singoli comuni? L’assegno per Roma dovrebbe ammontare a 524 milioni di euro; per Milano 205 milioni; per Torino 114 milioni; per Napoli 63 milioni. Qualora il governo Renzi non versasse questi singoli assegni alle municipalità, i Comuni inventeranno l’ennesima tassa locale.
In conclusione, l’abolizione della Tasi ha senso solo se i comuni non mettono nuove tasse e mantengono invariati i servizi. Possibile? Solo se Renzi taglia altre spese oppure si indebita. Purtroppo però il Fiscal Compact impedisce ulteriore debito.
E non è finita qui.
Il governo scherza con le norme di salvaguardia ma prima o poi lo scherzo finisce
Renzi deve trovare altri 22 miliardi per mantenere le sue promesse: 1,5 miliardi per estendere al 2016 la decontribuzione totale a beneficio delle aziende che assumono a tempo indeterminato; 2,1 miliardi per permettere la reindicizzazione delle pensioni e il rinnovo dei contratti dei lavoratori del pubblico impiego (lo impongono le ultime sentenze della Corte Costituzionale); 18,8 miliardi per sterilizzare le clausole di salvaguardia ed evitare nel 2016 gli aumenti delle accise sui carburanti, l’incremento degli acconti Irpef e Ires, e, l’aumento dell’Iva.
L’Ufficio Studi della Cgia di Mestre ha fatto qualche calcolo.
Una prima clausola di salvaguardia sarebbe scaduta il 30 settembre ed è stata introdotta qualche mese fa poiché l’Ue non ha autorizzato l’estensione del «Reverse charge» alla grande distribuzione.
Una seconda clausola (la cui prima scadenza era il 30 settembre) fu introdotta ad agosto 2013 con il DL 102/2013. L’allora presidente Letta, quando confermò l’abolizione della prima rata dell’Imu del 2013, ricorse al gettito incassato dalla sanatoria accordata ai concessionari dei giochi (definizione agevolata dei giudizi di responsabilità amministrativa per i concessionari dei giochi) e al maggior gettito Iva generato dal pagamento dei debiti pregressi della Pubblica amministrazione. Malgrado fossero attesi da queste misure 1,52 miliardi di euro, alla fine furono incassati solo 880 milioni.
E così per trovare i rimanenti 640 milioni di euro fu introdotta una clausola di salvaguardia basata su due provvedimenti: l’aumento degli acconti Ires e Irap di 1,5 punti percentuali; l’incremento delle accise a partire dal primo gennaio 2015, per un importo complessivo di 671,1 milioni di euro.
Quando divenne premier, Matteo Renzi volle evitare l’aumento delle accise e puntò sulla «Voluntary Disclosure» con il DL 192/2014. Temendo di non avere un gettito sufficiente, il governo italiano ha prorogato i termini della «Voluntary Disclosure» dal 30 settembre al 30 novembre.
Infine, occorre trovare altri 16 miliardi: in caso contrario il primo gennaio 2016 l’Iva ordinaria passerà dal 22 al 24%, l’aliquota Iva ridotta salirà dal 10 al 12% e aumenteranno le accise sui carburanti (valore 12,8 miliardi); inoltre verranno ridotte detrazioni e agevolazioni fiscali, saranno aumentate aliquote di imposte se non verranno fatti tagli per altri 3,2 miliardi.
Tutto ciò solo per il 2016. Fino al 2018 per disinnescare le clausole di salvaguardia ed evitare l’Iva al 25,5% il Governo dovrà tagliare 75 miliardi. Lo farà dove è più semplice: sanità, scuola, welfare e lavoratori dipendenti.

1.12.13

LEGGE DI STABILITA' 2014 - LA TABELLA DELLE NOVITA'

Novità introdotte dalla Legge di Stabilità 2014 secondo il maxiemendamento n. 1.900 approvato con la fiducia del 28 novembre 2013 al Senato della Repubblica.
(Altalex, 28 novembre 2013)

ACE (Aiuto alla Crescita Economica) Aumenta l’incentivo alla patrimonializzazione delle imprese. La Legge di Stabilità riduce lo squilibrio del trattamento fiscale tra imprese che si finanziano con debito ed imprese che si finanziano con capitale proprio: con l’ACE la deduzione dal reddito complessivo di importo corrispondente al rendimento nozionale del nuovo capitale proprio passa dal 3% di oggi al 4% nel 2014, al 4,5% nel 2015 e al 4,75% nel 2016.
Banche Con la nuova addizionale dell'8,5% aumenta al 36% l'Ires 2013 per banche ed assicurazioni
Benzina Aumento delle accise su benzina e gasolio per il biennio 2017-2018.
Casa
Si chiamerà Imposta Unica Comunale (IUC) la nuova tassa immobiliare, composta da: Imu, che sarà pagata dal proprietario, con esclusione delle prime abitazioni non di lusso; Tasi, tributo sui servizi indivisibili dei comuni, che sarà pagata dal proprietaio e, in quota variabile tra il 10% ed il 30%, dall'inquilino; Tari, la tassa sui rifiuti, che sarà pagata dal proprietario o dall'inquilino. Per le detrazioni sulla casa a favore delle famiglie meno abbienti sono previsti 500 milioni di euro complessivi, che entro il 31 gennaio saranno ripartiti tra i comuni.
Cassa Integrazione Guadagni
Stanziamento di ulteriori 600 milioni di euro per rifinanziare gli ammortizzatori sociali in deroga.
Conto corrente Portabilità gratuita dei servizi di pagamento legati ad un conto corrente che potranno essere trasferiti dai risparmiatori da un cc presso una banca ad un altro cc presso altra banca.
Costo del lavoro Il taglio al cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti prevede la rimodulazione delle fasce reddituali di detrazione. Lo sgravio Irpef massimo salirà da € 1.840 ad € 1.880 per i lavoratori con reddito complessivo compreso tra 8 mila e 15 mila euro. L'effetto concreto di tale manovra sarà un aumento in busta paga di circa 200 euro l'anno.
Ecobonus e ristrutturazioni edilizie Resta la proroga al 2014 degli sgravi fiscali Irpef previsti per ristrutturazioni edilizie (50%) ed efficientamento energetico (65%).
Election Day Confermata la previsione del precedente disegno di legge, con le consultazioni elettorali e referendarie che si svolgeranno in un solo giorno (la domenica) ma con l'allungamento dei tempi di un'ora: seggi aperti dalle ore 7 alle 23.
Equitalia Possibilità di pagare le cartelle esattoriali emesse da Equitalia fino al 31 ottobre 2013 senza interessi, con l'obiettivo di alleggerire il contenzioso tributario attivo e di reperire risorse. I debitori avranno tempo fino al 30 giugno 2014 per avvalersi di tale facoltà.
Imprese La deducibilità dell'Imu da Ires e Irpef versata sui capannoni cresce, per il solo periodo d'imposta 2013, dal 20% al 30%
Infrastrutture Sono state stanziate risorse per Anas (150 milioni di euro in più), Fondo di garanzia per la prima casa (600 milioni di euro) e per la terza corsia della Venezia-Trieste (130 milioni di euro).
Irpef Per i lavoratori dipendenti con reddito lordo annuo fino a 8.000 euro la detrazione Irpef aumenta da 1.840 a 1.880 euro. Aumentano anche le detrazioni per le fasce di reddito lordo da 8.001 a 15.000 euro e da 15.001 e 55.000 euro.
Mediazione La presentazione del reclamo per le controversie tributarie non è più condizione di inammissibilità dell'impugnazione ma viene trasformaa in condizione di procedibilità del ricorso.
Pensioni Rivalutazione al 100% dei trattamenti pensionistici nel caso di assegni di importo fino a tre volte il minimo (1.443 euro lordi al mese), al 90% per gli assegni di importo superiore a tre volte ma inferiore o pari a quattro volte l'assegno Inps, al 75% per gli assegni di importo superiore a 4 volte ma inferiore o pari a 5 volte il minimo, al 50% dell'indice Ipca per gli assegni di importo superiore a 2.405 euro (valore Inps 2013) e allo 0% per gli importi superiori a sei volte il l'importo minimo (2.886 euro).
Pensioni d'oro Il contributo di solidarietà viene fissato in una quota pari al:
  • 6% per la parte compresa fra 14 e 20 volte il minimo (90.168-128.811 euro lordi annui);
  • 12% per la parte compresa fra 20 e 30 volte il minimo (128.811-193.217 euro lordi annui);
  • 18% per la parte che va oltre 30 volte il minimo (14.863 euro lordi al mese).
Prodotti finanziari e depositi esteri Dal 2014 aumenta l'imposta di bollo sulle comunicazioni ai clienti relative ai prodotti finanziari e sui depositi esteri.
Pubblico impiego Blocco della contrattazione per tutto il 2014. Stop al turn-over fino al 2018 con assunzioni:
  • 2015 al 40% dei ritiri;
  • 2016 al 60% dei ritiri;
  • 2017 all'80% dei ritiri.
Spiagge Spariscono le norme sulla cosiddetta "vendita delle spiagge" proposte in sede di modifica.