19.4.08

Silvio finge di sparare in difesa di zar Vladimir

La gag fuori ordinanza dopo la notte del Bagaglino-show
MASSIMO GRAMELLINI
Questo è un sondaggio post-elettorale. Che effetto produce sulla vostra psiche la visione del presidente del Consiglio in (doppio) pectore che, durante un’arzilla conferenza stampa con traduzione simultanea in russo, punta le mani a mitraglietta contro una giornalista moscovita terrea in volto, che aveva appena chiesto a Putin notizie sul suo divorzio?
Prima di azzardare una risposta, è opportuno che vi facciate un quadro completo della situazione. Dunque: è in corso l’ultimo atto della visita di zar Vladimir a Porto Rotondo, allietata la sera prima dall’arrivo nella villa padronale, tramite apposito volo charter, dell’intera compagnia del Bagaglino. Con questa mossa che spacca irrimediabilmente il Paese (ci sono milioni di italiani che non riuscirebbero a sorridere per una battuta del Bagaglino neanche passandosi una piuma di struzzo sotto le piante dei piedi), Berlusconi ha voluto ricompensare l’amico del cuore. Il quale, sei mesi fa, nella sua dacia in Russia, gli aveva regalato uno spettacolo di professioniste della danza del ventre: ancor oggi il Cavaliere ne conserva ricordi vividi, più di quanti gliene lascino i vertici con Bossi e Fini per la spartizione della vittoria.
Sorvoliamo sull’immagine, per qualcuno deprimente ma per altri democratica, di due fra gli uomini più potenti del mondo che se la spassano condividendo gli stessi svaghi degli ospiti di una crociera aziendale. E andiamo a sederci anche noi in mezzo al pubblico della conferenza stampa: sta filando liscia, facilitata dal confronto con quelle di Romano Prodi, che provocavano improvvisi attacchi di sonnolenza persino fra le guardie del corpo, con rischi gravissimi per l’ordine pubblico. Quand’ecco che al microfono si accosta una ragazza bionda e minuta, che attira subito l’attenzione del pubblico a casa, composto a quell’ora del mattino soprattutto dai giornalisti maschi che piantonano gli schermi di Sky. Si chiama Natalia Melikova e scrive per la «Nezavsinaya Gazeta». Contravvenendo alla convinzione che Putin si trascini in trasferta soltanto i reggicoda (oppure ribadendola, se credete che si sia trattato di una messinscena orchestrata da lui per poter smentire certe voci), la giornalista gli chiede conto delle indiscrezioni sul suo legame con la venticinquenne Alina Kabayeva, ex ginnasta e neodeputata. Putin diventa paonazzo, assumendo per un attimo lo stesso color terracotta del Cavaliere, e trafigge la Melikova con uno sguardo amichevole quanto le sue parole: «Non mi sono mai piaciuti quelli che infilano il loro naso colante nella vita altrui».
L’atmosfera è leggermente più tiepida di quella che si respira in Siberia durante una notte invernale. Ma a riscaldarla ci pensa un «entertainer» molto più divertente dei comici del Bagaglino: Silvio, naturalmente, che sotto lo sguardo benedicente di Putin punta le mani verso la giornalista, mimando una mitragliatrice. Nella sua testa, come in quella di molti suoi elettori, quel gesto non evoca morte e desolazione, ma un unico autorevole precedente storico: l’ex centravanti della Fiorentina Batistuta, che dopo i gol sventagliava le mani a mo’ di mitra. A essere pignoli, più che un mitra la mimica del Cavaliere richiama alla mente le due pistole estratte in contemporanea da Clint Eastwood nelle scene-madri dei film di Sergio Leone. Sfumature. Di sicuro De Gasperi non avrebbe mai imitato Batistuta e neanche Clint Eastwood. Ma se è per questo, nemmeno Breznev si sarebbe mai lasciato intervistare in pubblico sulle proprie amanti patinate. E De Gaulle non ne avrebbe sposata una, come invece ha fatto Sarkozy, che ha pure festeggiato la vittoria alle Presidenziali andandosene in giro per il Mediterraneo sullo yacht di un amico miliardario.
Eccoci dunque al sondaggio. Se l’ultima cassanata in mondovisione di Berlusconi (mimare scherzosamente l’omicidio di una giornalista russa ficcanaso, incurante che negli ultimi anni siano stati ammazzati oltre duecento giornalisti russi ficcanaso) vi indigna e vi sconvolge, siete Nanni Moretti. Se vi fa sorridere, siete berlusconiani. Se vi fa proprio morire dal ridere, siete Berlusconi. Se invece vi ritrovate a rimpiangere l’orribile ipocrisia che un tempo, nelle famiglie come nei vertici di governo, teneva il posto della buona educazione e serviva quantomeno a mascherare i cattivi pensieri, siete solo dei borghesi confusi e probabilmente antiquati, come il sottoscritto.
E la signorina Melikova, intanto? A lei la mitragliata ha fatto venire gli occhi lucidi, ma quando qualcuno ha tentato di rassicurarla, dicendole: «Guarda che scherzava, è fatto così», la giornalista russa ha risposto: «Lo so che scherzava, lui». Povera figlia. Non erano state le mani a mitraglia di Berlusconi a farla precipitare nel panico, ma gli occhi di ghiaccio di quell’altro. Come la capisco. Anch’io, nel dubbio, fra i due mi tengo la mitraglia.
lastampa.it

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