«Copyleft» a cura di Girolamo Grammatico
ERNESTO MILANESI
Copyleft fino in fondo: l'antologia di testi narrativi e poetici appena pubblicata da Alberto Gaffi Editore (pp. 192 pagine, euro 7) si può scaricare liberamente dal sito dell'editore romano, riprodurre in libertà, diffondere in rete. Stampata con carta ecosostenibile, la raccolta ha anche il pregio di sostenere «Terre di mezzo», il progetto dei senza fissa dimora. L'agile volume con la copertina verde mela della collana Evasioni riunisce le esperienze letterarie che sono il frutto della quarta edizione del MArteLive di Roma: «un contesto informale, distante dalla fredda perfezione dei momenti istituzionali, ma forte dell'artigiana capacità dello stare insieme», sottolinea nell'introduzione Girolamo Grammatico, che ha curato la versione editoriale del ciclo di nove appuntamenti. «I nostri reading - scrive ancora Grammatico - si sono svolti la sera, fra birra e musica, tra la stanchezza del giorno e l'ambiguità della notte, tra l'idea della letteratura e la voglia di viverla».
Storie, racconti, suggestioni, spunti, narrazioni che sgorgano naturalmente da ciò che il sottotitolo definisce come «istantanee dal sommerso letterario». Copyleft muove dalla consolidata riflessione di Wu Ming 2 («Le storie sono di tutti e nessuno deve poterne bloccare la libera diffusione») ed esplora l'orizzonte con i contributi che allargano i cerchi del sasso lanciato nello stagno dal collettivo bolognese.
Girolamo De Michele condensa in sei pagine la storia che «il Togliatti» dipana avvitando il silenziatore alla pistola, mentre Saverio Fattori con Monica Mazzitelli trovano una soluzione narrativa più ampia nel racconto «In carcere le notti passavano lente». Per i seguaci della newsletter Giap! non sono certo novità la favola dei trecento boscaioli dell'imperatore o l'intervista sulla strategia del «copyleft» con Wu Ming 2, ma nel ventaglio dell'antologia rientrano anche pagine capaci di confermare la vitalità delle nuove generazioni. Sono i ragazzi nati all'inizio degli anni Settanta che ora si misurano con il mondo delle parole, come il romano vero Claudio Morici e quello d'adozione Michele Governatori oppure il siciliano Fabrizio Pizzuto. Ma Copyleft si apre anche con i lampi dei versi di Mauro Pettorruso alle prese con la filosofia e la medicina, il volontariato sociale e una vita in bilico. E regala il dialogo notturno con il colombo Gu-Gu dell'avvocato di Pola (ed ex ufficiale della marina) Drazan Gunjaca, alle prese con l'eredità del conflitto jugoslavo, perfino di fronte al suo singolare interlocutore.
Dentro Copyleft si trovano anche sorprendenti variazioni. Come il «manuale per giovani borghesi che vogliono apparire ribelli» di Paola Guagliumi oppure la «Lapa» che il protagonista rincorre dentro le pagine firmate da Mauro Mirci, altra voce narrante della Sicilia. A sfogliare i vari testi, questi ragazzi trasmettono al lettore un po' della loro passione. E, soprattutto, non sono un codice a barre.
ilmanifesto.it
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