22.3.05

È nel video il futuro del Web

Internet

Ballmer: «È nel video il futuro del Web»
Il numero uno di Microsoft scommette sul matrimonio tra Tv e Grande Rete. Il gigante di Redmond annuncia in anteprima un sistema per la paid search, la pubblicità legata ai risultati del nuovo motore di ricerca di Msn

M.Cia.

«Msn ha voltato pagina: da business in perdita ora è diventata un’attività profittevole. E con un grande potenziale. Questo sarà l’anno di una grande accelerazione, anche in termini del nostro approccio e dei nostri sforzi con gli inserzionisti». Con queste parole Steve Ballmer, il numero uno di Microsoft ha illustrato, in occasione della sesta edizione del forum “ Strategic account summit”, le linee guida dell’evoluzione di Msn, cioè la divisione delle attività Internet della casa di Redmond.
«Sono cambiati i tempi - ha detto nel discorso di inaugurazione l'amministratore delegato di Microsoft. Non serve più continuare a provare che il media Internet è importante. Lo è e basta: ormai è un fatto consolidato è completamente accettato dagli inserzionisti anche perché Internet continua a cambiare, a evolversi arricchendosi con video e con nuovi formati. E sta mutando anche la percezione della privacy e dell’intrusività della pubblicità online da parte degli utenti. E di fronte a queste trasformazioni è fondamentale mutare approccio. Bisogna rimodellare Internet come media pubblicitario: è finita l’epoca dei messaggi “sparati” sugli occhi degli utenti. Ora bisogna stabilire il ritmo degli spot, il loro contesto e comprendere in che modo l’utente può accettare la pubblicità instaurando un dialogo effettivo con le aziende inserzioniste. Se ci proiettiamo nel prossimo futuro, entro i prossimi cinque anni, possiamo immaginare una Internet profondamente diversa, così come muteranno i dispositivi e le modalità di accesso».
E in questa trasformazione il video è un elemento chiave. Secondo Steve Ballmer la tv tradizionale continuerà a “muoversi” verso internet e anche la stampa seguirà questo percorso. Il cambiamento del Web porrà anche a una trasformazione dei media tradizionali, quelli che noi ora chiamiamo media offline. «credetemi – dice – Ballmer entro dieci anni. Il video non sarà più un rozzo elemento aggiuntivo di una pagina Web ma diverrà una naturale intuitiva e logica estensione di tutti i siti Internet, di tutte le applicazioni sulla rete e non più un mero hyperlink».
Sono dieci anni che Microsoft sta investendo nel matrimonio tra Web e televisione, in quella che è stato battezzato IpTv (televisione su protocollo Ip), cioè Internet television. Nel 1996 Microsoft acquisì una compagnia chiamata WebTv. Fu un sostanziale fallimento, ma ora le cose sono cambiate e i tempi, anche tecnologicamente, sono maturi. La convergenza digitale tra media è una realtà così come lo sono le reti a banda larga. Dieci anni fa portare il video sul Web era impresa ardua, adesso con la diffusione di linee aDsl abbastanza veloci è possibile distribuire contenuti audiovisivi di qualità accettabile, anche se nella stragrande maggioranza dei casi la resa è molto inferiore a quella di un Dvd. Si è ancora lontani dalla vera tv ma la strada è tracciata.
Secondo Ballmer il "futuro è ora". «La distribuzione dei contenuti video si sta spostando su Internet, trasformando i modelli di business dei vecchi cabloperatori e i broadcaster. Il video è ormai pronto a diventare una componente vitale dei contenuti su Internet. Ai tempi di WebTv eravamo troppo ottimisti, ma fortunatamente non abbiamo mollato».

Microsoft dunque torna a scommettere sul video come elemento fondamentale dell’evoluzione della Grande Rete e come collettore di pubblicità all’interno di uno scenario di mercato che vede sorgere competizione tra attori diversi: emittenti tradizionali e operatori telefonici sono in rotta di collisione.

«Tutti i carrier - ha detto Ballmer - vogliono distribuire video. Da Sbc a Verizon, da Bell South a Deutsche Telecom fino a France Telecom. Il mondo è cambiato e ciascuno di questi attori sostiene di essere pronto per il business del video interattivo e a richiesta, per distribuire film e programmi.
Ma questo non vuol dire che le famiglie si riuniranno davanti a un pc per guardare la tv. Utilizzeranno ancora un televisore, ma avranno un apparecchio, un set-top-box, in grado di collegarsi alla rete, per visualizzare la guida ai programmi e per garantire l’interattività, o permettere di acquistare un determinato film o programma. Il tutto si baserà su tecnologia Internet e permetterà di usare le medesime piattaforme per la pubblicità usate sul Web per distribuire, in un modo impossibile con i metodi tradizionali, spot mirati a utenti che stanno guardando la tv.
Uno scenario, questo, che apre molti interrogativi. Se la tv si fonde con Internet diventa possibile inviare messaggi mirati. Agganciare la messaggistica istantanea alla televisione creare un ambiente del tutto nuovo nel quale la privacy è un elemento chiave, mentre per i fornitori di tecnologia la convergenza tra i media porta a ripensare completamente la distinzione di ruoli tra gli spot tv classici e quelli sul Web sotto il comune denominatore del messaggio video e per immagini.

In questo ambito la scommessa è la costruzione di piattaforme innovative tecnologiche per la pubblicità. La partita infatti si gioca su questo. Non a caso a poco più di un mese dal lancio di Msn Search (il motore di ricerca Web targato Microsoft) il gigante di Redmond rilancia la sfida a Google e a Yahoo!. La casa di Bill Gates ha infatti presentato, proprio al forum Msn Strategic account summit, una versione preliminare di un nuovo sistema per la pubblicità online. Il software si chiama adCenter (contrazione di advertising center) e permette di "agganciare" i risultati delle ricerche su Internet con contributi pubblicitari, ovvero realizza quello che in gergo informatico viene chiamato paid search (ricerca pagata, sponsorizzata). Gli introiti di questa formula di reclame in rete, battezzata anche come keyword advertising (pubblicità sulle parole chiave), rappresentano per Microsoft un tassello fondamentale nella sua strategia per trasformare il motore di ricerca Msn Search in un vero, profittevole, business. La nuova piattaforma pubblicitaria dedicata al Web punta a garantire agli inserzionisti un maggiore ritorno sugli investimenti, in virtù della possibilità di realizzare messaggi mirati in funzione dell’audience.
Msn adCenter sarà sperimentato in Francia e a Singapore. Successivamente in base ai risultati raggiunti la sperimentazione sarà estesa in vista di un’adozione generalizzata.

17 marzo 2005
http://www.ilsole24ore.com/fc?cmd=art&artId=633615&chId=30&artType=Articolo&back=0

2 commenti:

oakleyses ha detto...

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