2.10.05

I padroni delle news

Il dominio di pochi gruppi governa il mondo della carta stampata

BRUNO PERINI
Chi sono i padroni della carta stampata in Italia? Per gli addetti ai lavori la domanda potrebbe apparire banale ma per i 15 milioni di lettori delle 141 testate censite, (il totale delle copie vendute, in Italia e all'estero, ammonta a 2.133 milioni di copie nell'anno, con una vendita media giornaliera pari a 6,15 milioni di copie), il quesito è tutt'altro che scontato. Mentre è assai noto l'identikit duopolistico della videocrazia Rai-Mediaset, la proprietà dei giornali è meno conosciuta dal grande pubblico. Non solo. Il mercato della carta stampata appare a un primo sguardo molto plurale, ma se si scava un po' oltre la superficie si scopre che, come in Borsa, i gruppi industriali ed editoriali che controllano gran parte dei quotidiani e dei periodici sono ben pochi. Vediamoli. Sua emittenza Silvio Berlusconi, oltre ad essere uno dei più potenti «videocrati» europei con tre emittenti televisive, controlla attraverso la Mondadori oltre 40 testate. Quella politicamente più di punta è Panorama ma tra periodici economici vanno ricordati ad esempio Economy, Espansione, Banca e Finanza, Espansione e il giornale delle assicurazioni. La famiglia Berlusconi, poi, controlla direttamente il Giornale, attraverso Paolo Berlusconi e indirettamente il Foglio, attraverso l'influenza economica esercitata dalla moglie di Berlusconi. L'ambito gruppo Rcs, controllato da Fiat, Mediobanca, Banca Intesa, Della Valle, Pesenti, Fondiaria, Ligresti, Generali, Pirelli, Capitalia, Sinpar, (Luigi Lucchini), Merloni ed altri porotagonisti dell'industria italiana, controlla a sua volta due quotidiani importanti e circa venti periodici. Le due testate come è noto sono il Corriere della Sera e la Gazzetta dello Sport, mentre tra i periodici vanno segnalati tra gli altri, il Mondo, l'Europeo, e femminili come Amica, Io Donna, Anna, Brava Casa, Casamica. La Fiat, come tutti sanno, controlla anche il quotidiano la Stampa.

Un temibile competitor di Rcs è il gruppo Espresso controllato dalle società che fanno capo all'ingegner Carlo De Benedetti. Il piccolo impero editoriale controlla la Repubblica, il settimanale l'Espresso e ben 18 giornali locali. Dalla provincia Pavese, alla Gazzetta di Mantova, dalla Nuova Sardegna alla Tribuna di Treviso.

Il più importante e influente quotidiano economico italiano, il Sole 24 ore, è controllato dalla Confindustria. L'associazione degli imprenditori controlla anche l'agenzia Radiocor e una quindicina di periodici specializzati.

Il gruppo Riffeser, tra i più impopolari tra i giornalisti, controlla tre quotidiani del centro nord: il Giorno, il Resto del Carlino, la Nazione e di recente il Quotidiano Nazionale, più una serie di periodici di poco peso.

Nel centro sud c'è una presenza di rilievo del gruppo Caltagirone che controlla tre quotidiani: il Messaggero, il Mattino e il quotidiano free, Leggo.

Questo è soltanto l'iceberg dei più potenti. Negli spazi lasciati dai giganti si muovono centinaia di iniziative editoriali medie, medio piccole e piccolissime che fanno fatica a sopravvivere, grazie al dominio della Tv e dei colossi della carta stampata.
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