5.9.07

A colpi di mouse per disinnescare l'arma letale dei Faraoni

«La strategia dell'ariete» del gruppo di scrittura Kai-Zen. Una misteriosa bomba batteriologica negli Stati Uniti sotto l'incubo dell'antrace
Mauro Trotta

«Chi incontra il demone muore, chi non muore diventa schiavo, chi non diventa schiavo diffonderà il demone». Queste enigmatiche parole descrivono gli effetti della più potente arma batteriologica mai inventata dall'umanità, creata in Egitto più di 4.500 anni fa, all'epoca del regno di Cheope.
Il respiro di Seth, questo è il nome dell'incredibile arma, stimola l'interesse di molti. Soprattutto da quando uno scienziato tedesco, il professor Einrich T. Hofstadter, si è messo sulle sue tracce. Così, in una girandola di avventure e colpi di scena, l'azione si sposta dalla Shangai degli anni Venti al Sudamerica, punto d'approdo dei nazisti in fuga dopo la sconfitta, dall'America degli annni Cinquanta fino ai giorni nostri. E, sullo sfondo agisce una società segreta, l'Ariete, da sempre custode del tremendo segreto, che complica ulteriormente la quest per la venefica sostanza.
Questa, in estrema sintesi, è la trama di La strategia dell'Ariete (Mondadori, pp. 455, euro 16,50), romanzo d'esordio dell'ensamble narrativo Kai Zen, già noto per La potenza di Eymerinch, scritto in collaborazione con Valerio Evangelista. Ideatori di vari progetti di scrittura collettiva, rintracciabili nei siti www.kaizenlab.it e www.romanzototale.it, i membri del gruppo sono Jadel Andreeto, Bruno Fiorini, Guglielmo Pispisa e Aldo Soliani. Provengono da città diverse - Bologna, Bolzano, Messina e Milano - ed internet rappresenta per loro uno strumento fondamentale, come mezzo di creazione e produzione letteraria.
Questa scelta si rispecchia appieno nella struttura del romanzo che si caratterizza per uno sviluppo «reticolare», dove una serie di luoghi e di snodi narrativi si rimandano l'un l'altro, portando avanti una trama avvincente e avvolgente, all'interno della quale agiscono una miriade di personaggi. In più, l'opera letteralmente esplode sul web sul sito www.lastrategiadellariete.org, arricchendosi non solo di particolari, immagini, precisazioni ma anche di nuovi sentieri narrativi.
Appassionante come un thriller, anarchico per la sua assenza di gerarchie narrative e al contempo preciso come un orologio nella costruzione dei meccanismi narrativi, il testo di Kai Zen miscela efficacemente storia, politica e i miti dell'immaginario collettivo. Ci si trova davvero di tutto, dalla nascita del partito comunista cinese alle triadi, da scorci degni di film come La mummia all'impotenza del migrante, dallo scienziato pazzo al tipico nazista, all'attualità politica più recente e così via.
Un mix che si incarna, ad esempio, in un personaggio come Shanfeng, servo fedele del profesor Hofstadter, ma anche spietato assassino per conto delle triadi e, ancora, collaboratore fidato di Mao e, poi, migrante ricattato.
A volte sembra di stare all'interno di un vecchio film in bianco e nero con Marlene Dietrich, altre volte in un fumetto di Milton Canniff o di Hugo Pratt, altre ancora in una scoppiettante e colorata avventura di Indiana Jones.
Forse è proprio l'avventura, come chimera, desiderio, ineffabilità il vero segreto di cui narra questo libro.
ilmanifesto.it

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